LE PIANURE DI BONIFICA

LE PIANURE NATE DALLA BONIFICA DI ZONE PALUDOSE

 

Cosa si intende per pianure di bonifica?

Quelle che oggi sono delle rigogliose pianure sono state spesso, in passato, delle zone paludose.

Nelle zone costiere pianeggianti e alle foci dei fiumi si venivano a creare grandi stagni ed acquitrini che rendevano tali aree non coltivabili.

Per questo sono state effettuate dalle grandi opere di bonifica con lo scopo di rendere sfruttabili economicamente tali terreni: proprio le zone bonificate sono spesso chiamate pianure di bonifica.

In cosa consiste la bonifica dei suoli?

La bonifica dei suoli consiste nella creazione di canali con lo scopo di far scorrere le acque ed evitare un loro ristagno.

Inoltre la bonifica prevede la copertura, con terreno, degli eventuali incavi in modo da evitare il formarsi di nuove zone paludose.

LA SCHEDA PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

Quali sono gli obiettivi della bonifica delle paludi?

La bonifica delle paludi ha un duplice obiettivo:

  • rimuovere l'acqua in modo da consentire la coltivazione di zone che altrimenti non sarebbero utilizzabili da un punto di vista economico;
  • eliminare malattie come la malaria che è provocata dalla puntura di una zanzara che vive nelle zone paludose.

Sono molte le pianure italiane bonificate?

Le pianure italiane che sono state oggetto di bonifica sono molte: la Maremma, l'Agro Pontino, il Campidano.

Quando sono state eseguite queste opere di bonifica?

Opere di bonifica dei terreni paludosi iniziarono già all'epoca dei Romani. Con la caduta dell'Impero romano, tali lavori si interruppero.

La loro ripresa si ebbe dopo la costituzione del Regno d'Italia.

Molti dei lavori di bonifica furono fatti sotto il fascismo.

 
 
 


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